Gli operatori del settore alimentare sono tenuti a rispettare i criteri microbiologici, che devono essere applicati per la validazione e la verifica delle procedure HACCP (Hazard Analysis Critical Control Point ovvero analisi dei pericoli e controllo punti critici).

A questo scopo il nostro laboratorio collabora con le aziende per l'esecuzione delle analisi in autocontrollo ponendosi come obiettivo primario la sicurezza e la salubritá dei prodotti alimentari garantendo l'igiene dell'intero ciclo produttivo (dalla materia prima al prodotto finito).

Il Laboratorio di microbiologia de LA.ECO.VET. dispone delle attrezzature e delle metodiche analitiche per eseguire:

  • Analisi microbiologiche standard su materie prime, semilavorati e prodotti finiti
    • Carica microbica a 30°C
    • Anaerobi solfito riduttori
    • Bacillus cereus
    • Campylobacter spp
    • Coliformi fecali
    • Coliformi totali
    • Clostridium perfrigens
    • Clostridium botulinum
    • Enterobatteri
    • Escherichia coli
    • E.coli 0157:H7
    • Enterococchi
    • Yersinia enterocolitica
    • Lattobacilli
    • Muffe e Lieviti
    • Listeria monocytogenes qualitativa e quantitativa
    • Microrganismi mesofili aerobi e anaerobi
    • Microrganismi sporigeni aerobi e anaerobi
    • Microrganismi psicrotrofi
    • Pseudomonas spp
    • Stafilococco aureo
    • Stafilococco coagulasi positivo
    • Streptococchi fecali
    • Enterotossine stafilococciche
    • Shigella spp
    • Salmonella spp.
    • Tipizzazioni come da nuovo Reg. n.1086/2011: Salmonella enteritidis e thiphymurium
    • etc…
  • Campionamento microbiologico negli stabilimenti di macellazione (spugne sulle superfici delle carcasse animali secondo Reg. CE 2073/2005 e s.m.i.) per la ricerca di:
    • Carica microbica a 30°C
    • Enterobatteriacee
    • Salmonella
  • Analisi con metodiche valide per l'esportazione dei prodotti alimentari in Stati Uniti, Russia e Giappone.
  • Ricerca di sostanze inibenti (Car test)
  • Analisi delle acque destinate al consumo umano secondo il D.Lgs.31/2001
    • Conteggio delle colonie a 22°C
    • Conteggio delle colonie a 37°C
    • Escherichia coli
    • Enterococchi intestinali
    • Batteri coliformi
    • Clostridium perfringens (spore comprese)
    • Stafilococchi patogeni
    • Pseudomonas aeruginosa
    • etc…
  • Ricerca e identificazione di Legionella spp. e pneumophila sulle reti idriche
    L'habitat delle legionelle é costituito da diversi ambienti acquatici naturali o artificiali e da terreni umidi: esse possono entrare nei sistemi idrici in basse concentrazioni e trovarvi poi condizioni favorevoli allo sviluppo (temperature idonee tra 25° e 42 °C, presenza di biofilm, amebe, ristagni, sedimenti e incrostazioni calcaree, specie nei rami morti, materiali favorenti quali silicone, gomma ecc…). Le legionelle possono svilupparsi in impianti che fanno parte del nostro ambiente quotidiano: reti collettive di distribuzione di acqua calda (rubinetti e docce), vasche di idromassaggio, serbatoi, circuiti di raffreddamento ad acqua e torri di raffreddamento associate ai sistemi di climatizzazione, umidificatori adiabatici e ad acqua, circuiti dei riuniti odontoiatrici, fontane ornamentali e macchine per la preparazione del ghiaccio. Le strutture ricettive e sanitarie devono provvedere quindi alla valutazione del rischio ed all'analisi a titolo preventivo
    Il campionamento ai punti terminali della rete idrica puó essere eseguito con due modalitá:
    Pre-flushing
    Valuta il rischio reale per l'utente all'apertura del rubinetto nelle normali condizioni di utilizzo dell'acqua
    Post-flushing
    Valuta l'efficacia dei metodi di bonifica adottati e calcola la carica totale del sistema idrico, prelevando il campione dopo aver fatto scorrere l'acqua fino alla stabilizzazione della te

  • Analisi microbiologiche delle acque di piscina secondo l'accordo 16 gennaio 2003 “Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, Regione Province autonome” che determina i requisiti dell'acqua in immissione ed in vasca:
    • Carica Batterica a 22°C
    • Carica Batterica a 36°C
    • Escherichia coli
    • Enterococchi
    • Stafilococcus aureus
    • Pseudomonas aeruginosa
  • Monitoraggio ambientale (attrezzature e superfici sanificate ed in corso di lavorazione) per la ricerca dei microrganismi indicatori di contaminazione e patogeni
    • Carica microbica a 30°C
    • Coliformi termo tolleranti
    • Coliformi totali
    • Enterobatteriacee
    • Escherichia coli B-glucoronidasi positivo
    • Lieviti e muffe
    • Stafilococco coagulasi positivo (stafilococco aureo e altre specie)
    • Bacillus cereus
    • Listeria monocytogenes
    • Salmonella spp
    • Etc…
  • Analisi di acque e fanghi di depurazione agroindustriali e civili
    • Salmonelle
    • Coliformi fecali
    • Coliformi totali
    • Streptococchi fecali
    • Etc…
  • Analisi di cosmetici
    • Batteri mesofili aerobi
    • Muffe e lieviti
    • Escherichia coli
    • Pseudomonas aeruginosa
    • Staphylococcus aureus
    • Challenge test
    • Etc…
  • Prove di Shelf-Life:
    La qualitá di un prodotto puó essere valutata con prove sensoriali, organolettiche, e microbiologiche. La shelf-life definisce, attraverso quest'insieme di prove, la durabilitá del prodotto, vale a dire il tempo limite entro il quale l'alimento conserva le sue proprietá specifiche ed é ancora accettabile ed adatto al consumo sul piano della sicurezza. Gli studi di shelf-life permettono quindi di determinare in quanto tempo avvengono le alterazioni microbiologiche, fisiche ed organolettiche nell'alimento durante tutte le fasi della sua vita commerciale. Il laboratorio di microbiologia de LA.ECO.VET. é in grado di effettuare sugli alimenti prove di shelf-life che comprendono analisi all'inizio della produzione, a step intermedi a seconda del periodo di conservabilitá ed alla scadenza dei prodotti stessi.

  • Esami Microscopici
    • Filth-test su farine, cereali, riso, grano, mais e derivati, paste alimentari.
      Il Filth test permette di verificare l'eventuale inquinamento da corpi estranei solidi, in modo particolare di origine biologica, e di identificarne la tipologia (frammenti di insetti, peli di mammiferi, larve, ecc…).
    • Ricerca di farine di origine animale in alimenti zootecnici.
    • Ricerca di Anisakis: nei prodotti ittici freschi é possibile la presenza di questi parassiti; l'operatore del settore alimentare che produce, commercializza o prepara pesce o prodotti a base di pesce é il primo responsabile della sicurezza sanitaria degli alimenti immessi sul mercato, per cui questo pericolo deve essere preso in considerazione nei manuali e nei campionamenti in autocontrollo.

CHIEDETE UN PREVENTIVO PER LE ANALISI DI VOSTRO INTERESSE

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